MOTORE A CORRENTE CONTINUA

1 pignone; 2 ruota libera; 3 leva d’innesto; 4 solenoide; 5 indotto; 6 statore.
Esaminiamo una spira percorsa da corrente immersa in un campo magnetico uniformemente stabile, fulcrata idoneamente e quindi libera di ruotare su se stessa.
Sui lati attivi della spira percorsi dalla corrente, in versi opposti, saranno presenti forze di senso contrario, per cui la risultante sarà una coppia che solleciterà la spira a ruotare per allinearsi in perpendicolare alle linee di forza del campo.
Questo tipo di motore è composto da una parte fissa detta induttore formata da una serie di poli magnetici (campi) e da una parte mobile detta indotto costituita da molti conduttori percorsi dalla corrente e liberi di ruotare sul proprio asse.
Quando l’indotto è percorso dalla corrente ruota su se stesso, la velocità di rotazione è espressa in funzione del flusso magnetico, della tensione applicata all’indotto e del carico che agisce sul motore stesso.
Non tutta la potenza elettrica assorbita dal motorino, durante il funzionamento, viene resa in potenza meccanica; questo è dovuto alle resistenze interne del motore stesso.
Il rapporto fra la potenza meccanica espressa e quella elettrica assorbita, manifesta il rendimento del motorino.
I motorini sono costruiti in modo che la forza che obbligala la spira a ruotare non si esaurisca dopo un quarto di giro(90°) ma si mantenga costante.
Questa possibilità viene data dalla posizione dei contatti sul collettore (spazzola positiva/spazzola negativa).